Dopo l’annuncio della partecipazione di Daniel Di Pierro, il grande ultramaratoneta in acqua, si prepara “un’ondata” di altri campioni per il 2° Memorial “prof. M. Cignarelli” di Natalonga a Trani! E tra i nomi che scaldano le acque della baia del “Professore” (come vorremmo si chiamasse la baia senza nome tra Villa Comunale e penisola di Colonna), ce n’è uno che ha un sapore particolare: Samuel Bove, il quindicenne che si è già fatto notare.
Nato a Trani, ma con un passaporto belga per via dei suoi 12 anni a Zaventem, a due passi da Bruxelles, Samuel è l’orgoglio di papà Marco e mamma Nevia Bezzato. Oggi, a quasi 16 anni, non ha nulla a che vedere con il bimbo che, a soli 2 anni, ha avuto un’esperienza “traumatica” con la piscina. A quanto pare, il primo approccio non è stato dei migliori. Ma per fortuna, a 7 anni ha convinto i suoi genitori a riprovarci, e da allora non ha più smesso di nuotare.
Sulla terraferma, Samuel è un ragazzo timido e un po’ taciturno. Ma in acqua, la musica cambia. Come un siluro, si trasforma, lasciando gli avversari nella sua scia. Non a caso, a luglio ha dominato il campionato regionale “ZomerCriterium” portandosi a casa ben tre ori: nei 50m farfalla, 100m farfalla e 200m stile libero. Un vero e proprio bottino di medaglie che gli ha aperto le porte per le nazionali del prossimo anno.

Ma Samuel (al centro nella foto) non è solo muscoli e cronometro. È uno sportivo a 360 gradi che si divide tra piscina, palestra e il liceo sportivo, dove, tra una vasca e l’altra, ottiene risultati eccellenti. Come se non bastasse, parla quattro lingue: italiano, olandese, inglese e francese. Un vero talento polivalente!
Il suo sogno più grande? Partecipare alle Olimpiadi e, ovviamente, rappresentare l’Italia, il suo Paese del cuore. Per questo, l’appuntamento di domenica a Trani non è una gara qualsiasi: sarà la sua prima competizione in assoluto in Italia.
Samuel, che si definisce un ragazzo competitivo, costante e dedito al suo sport, non vede l’ora di tuffarsi e ottenere un bel tempo sulla distanza dei 2,5 km. È la sua occasione per farsi notare e chissà, magari gareggiare in futuro in altre importanti competizioni nel nostro Paese.
Anche se sogna di dedicare la sua vita allo sport, Samuel ha già un piano B, anzi, un piano A: diventare un medico sportivo. Un modo perfetto per unire le sue due grandi passioni.
In bocca al lupo, Samuel! Ti aspettiamo a Trani!
Forza Campione!