Nell’ XI secolo Trani era una fiorente città marinara che tesseva commerci con le due sponde dell’Adriatico, in particolare con Venezia e Costantinopoli. Nel 1063 tre insigni cittadini visionari (De Bramo, De Brado e De Roggiero) promulgarono il primo codice marittimo del mondo: gli “Ordinamenta et Consuetudo Maris”, meglio conosciuti come “Statuti Marittimi”. Tra l’altro essi stabilivano per la prima volta (un concetto rivoluzionario per quei tempi) che un marinaio non era da considerarsi uno schiavo, ma un lavoratore libero, da trattare e pagare secondo contratto.
Gli Ordinamenta di Trani hanno inflenzato le legislazioni marittime successive e tuttora sono oggetto di citazione in sentenze ai giorni nostri.
Il Club per l’UNESCO di Trani attribuendo agli Statuti un primato di grande valore storico e giuridico, ha avviato le procedure per il loro riconoscimento di Patrimonio UNESCO.
Si tratta di un progetto molto ambizioso che richiede un iter lungo e molto articolato. In tale ottica il Club Unesco Trani ha organizzato sabato 13 gennaio ore 17.30 presso la biblioteca comunale un meeting invitando rappresentanti UNESCO di rilievo nazionale, figure accademiche e istituzionali della città e della capitaneria di porto.
La manifestazione è pubblica, i cittadini e le associazioni sono tutti invitati a partecipare.